Come cantavamo è il titolo del libro elettronico allegato che può essere scaricato liberamente.
Riportiamo di seguito, per chi fosse interessato, indice e presentazione.
Buona lettura.
Per la biblioteca
Anna Bianco
INDICE
Presentazione pag. 4
Addio a Lugano pag. 5
Amore mio non piangere pag. 7
La Ballata di Sante Caserio pag. 8
Bella ciao pag. 9
Il canto degli italiani pag. 10
E per la strada pag. 13
Fischia il vento pag. 14
Inno dei lavoratori pag. 15
L'Internazionale pag. 19
La lega pag. 21
Lungo la strada pag. 23
Mama mia mi sun stüfa pag. 24
Maremma pag. 25
Noi vogliamo l'uguaglianza pag. 26
Le otto ore pag. 28
Gli scariolanti pag. 29
Sciur padrun da li beli braghi bianchi pag. 30
Son cieco pag. 33
PRESENTAZIONE
Non è un’operazione nostalgia. È, piuttosto, il tentativo di recuperare la memoria di momenti di vita della nostra Organizzazione. Momenti di cui non si trova traccia né negli uffici della Confederazione, né nell’Archivio storico nazionale (Asn) della Cisl.
L’idea di pubblicare e mettere in rete una selezione di canti sociali e del lavoro è nata dal ritrovamento, tra le carte personali di un operatore sindacale, di due documenti ciclostilati risalenti ai primi anni Settanta del secolo scorso. Un ciclostilato, di tre cartelle, senza titolo; un altro, di sette cartelle, intitolato Canzoniere Camposcuola Cisl 1954 1973.
Si tratta, presumibilmente, di materiali predisposti per il ventesimo anniversario del Camposcuola Cisl che si svolgeva in quegli anni a San Martino in Val Badia. Contengono testi di canti vecchi (come l’Inno dei lavoratori) e nuovi (come Contessa), impaginati in maniera artigianale e con una grafica approssimativa.
In queste pagine abbiamo voluto riproporre alcuni di quei canti integrandoli con altri non contenuti nei ciclostilati.
I criteri che hanno orientato le nostre scelte sono stati del tutto soggettivi, a partire dall’esigenza di non incorrere nelle tagliole delle norme sul diritto d’autore. Non abbiamo quindi inserito Contessa ed altri canti, mentre abbiamo ritenuto opportuno dare spazio a classici come l’Internazionale.
Tra i canti che seguono, Lungo la strada ha una storia particolare. Il testo riprodotto è stato raccolto, nella prima metà degli anni Sessanta, a Santa Cristina di Val Gardena, durante una vacanza in cui s’incontravano giovani fiorentini guidati da padre Ernesto Balducci e da Giorgio La Pira e giovani romani della parrocchia di San Francesco a Monte Mario. Lungo la strada era cantato con particolare trasporto da padre Balducci.
Sono numerose le licenze che ci siam presi nel riprodurre questi canti. Ad esempio alla “dolce terra pia” di Addio a Lugano abbiamo preferito la dizione “dolce terra mia”; in Le otto ore abbiamo parzialmente utilizzato la versione contenuta nel CD della Filca Cinquant’anni e più dalla parte giusta: la Filca-Cisl dal 1948 al 2000, curato da Ivo Ulisse Camerini.
E ad Ivo Ulisse Camerini, direttore dell’Asn Cisl, abbiamo consegnato copia dei due documenti ciclostilati perché li conservi.
Chi volesse consultarli sa così dove trovarli.
Questo lavoro è dedicato alla memoria di Gianluigi Morini
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